Iniziative passate e archivio notizie

Campo giovanissimi 2023

Hai tra i 14 e i 19 anni? Il campo giovanissimi invernale ti aspetta!
Quando? Dal 27 al 30 dicembre
Dove? a Brusson
Entro quando devo iscrivermi? Ora! Rimangono pochi posti!

Come faccio ad iscrivermi? Segui questo link

Se hai altre domande scrivici

ESTATE ASSOCIATIVA 2023

Prepariamoci ad un' Estate Eccezionale  veramente!

Ci ritroviamo, come ogni anno, anche per festeggiare i 50 ANNI della Casa, 50 anni di impegno  associativo per la diocesi

Le iscrizioni al link forms.gle/rnVH2B5SZdBNyQuq8 

Inverno a Brusson

Trovate nella locandina tutti i periodi  (Giovanissimi, Capodanno e Adulti) e potete iscrivervi a questo link

ESTATE ASSOCIATIVA 2022

E' tempo per iniziare a sognare i campi scuola estivi in Casa Alpina.

L’estate è da sempre un periodo importante per tutta la nostra Associazione: è occasione per fermarci a rendere grazie di quanto di bello abbiamo vissuto, per approfondire la nostra spiritualità e la nostra formazione, ma anche per immaginare nuove strade per essere in cammino con i nostri fratelli, di avere cura di coloro che ci sono affidati.

Dopo due anni che hanno messo a dura prova le relazioni, è tempo di ripartire : ragazzi, giovani e adulti .

Il calendario dell'estate è pronto! 

Trovate nella locandina tutti i periodi  ( ACR, Giovanissimi - Msac , Adulti) e potete iscrivervi a questo link

Indicazioni Saldo Soggiorno in Casa  Alpina

Il saldo del soggiorno va effettuato entro 8 gg dalla partenza al seguente IBAN

IT56 U 0760 1104 0000 0039 6761 35

intestato ad Azione Cattolica Tortona.

Si ricorda che gli importi complessivi per soggiorno da versare sono:

Inserire nella causale: saldo + data del turno e ognome e nome dell'inscritta/o, Utilizzare le abbreviazioni "giu" per "giugno" e "lug" per "luglio" per evitare troncature della della descrizione nella causale.


RIMBORSI 

Per informazioni telefonare o scrivere via whatsapp al 348 3107166.

Campi Interregionali Per Studenti

1-3 aprile 2022, "CI SONO ANCHE IO! Parola agli studenti"

Dall' 1 al 3 aprile 2022 si sono svolti in tutta Italia i CIPS: Campi Interregionali Per Studenti organizzati dal Msac (Movimento Studenti di Azione Cattolica)

Dalla diocesi di Tortona un folto gruppo di circa 15 studenti e studentesse ha partecipato al CIPS di Torino che ha riunito ragazzi da Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Toscana e Sardegna.


Contemporaneamente, in tutto il resto d'Italia, quasi mille studenti si sono riuniti tra Gabicce Mare, Lecce, Baronissi, Bergamo e Briatico in un'occasione unica per confrontarsi con altri giovani del proprio territorio.

Il CIPS di Torino, composto da più di 100 giovani dalla prima alla quinta superiore, è stato ospitato da un luogo simbolo della città e molto importante per il messaggio che trasmette: il Sermig, arsenale della pace di Torino. Infatti la prima sera, guidati da coloro che vivono e animano questa associazione, i partecipanti hanno visitato l'arsenale per comprendere appieno la storia del luogo.


Il titolo dei CIPS era "Ci sono anche io! Parola agli studenti", infatti il tema cardine è stato proprio l'importanza della voce di ogni studente, mettendo in evidenza l'unicità di ogni pensiero. 

Questo tema è stato approfondito in ogni sua parte, dai giochi di conoscenza basati sulla voce di ciascuno, al legame con le voci delle istituzioni. Infatti, sabato mattina, ha avuto luogo un evento pubblico al quale hanno partecipato l'arcivescovo della diocesi di Torino Cesare Nosiglia, il presidente dell'AC torinese Matteo Massaia e due assessori della città: Gianna Pentenero (assessora al Lavoro, Attività Produttive, Polizia Municipale e Politiche per la Sicurezza, Sistemi Informativi, Area Metropolitana, Coordinamento politiche per la multiculturalità per il Comune di Torino) e Carlotta Salerno (assessora all’istruzione, alle politiche educative, ai giovani, alle periferie e alla rigenerazione urbana). 

Con quest'ultima, in particolare, si è creato un dialogo e si sono approfonditi alcuni temi cari al mondo della scuola: la materia trasversale dell'educazione civica, il benessere scolastico ed i PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento). L'assessora ha ascoltato con piacere le problematiche evidenziate dagli studenti in questi ambiti. Infine, sia gli studenti sia l'assessora Salerno, si sono presi un impegno sancito idealmente da un nodo ad un fazzoletto: l'assessora dovrà farsi portavoce delle difficoltà dei ragazzi e gli studenti si impegneranno nel riportare nelle proprie classi tutto ciò che è emerso in quel bellissimo dialogo con le istituzioni. 


Il pomeriggio di sabato è proseguito con alcuni laboratori di confronto: a partire da alcune provocazioni, si è parlato di scuola mettendo al centro il pensiero di ogni studente. Per raccogliere le idee emerse, ogni gruppo di lavoro ha creato un podcast: una registrazione vocale in cui si è approfondito il tema trattato.

Ma non sono mancati i momenti di svago, infatti sabato sera, guidati da alcuni ragazzi dell'Azione Cattolica di Torino, i partecipanti hanno visitato le più importanti piazze e monumenti della città: una bella occasione per scoprire il territorio e conoscersi camminando!


La domenica mattina, dopo la santa messa, si è concluso il CIPS con un approfondimento sullo stile msacchino. Infatti si è lavorato sull'importanza di essere MSAC da studenti, da cittadini e da cristiani.


Da questa esperienza noi studenti portiamo a casa una ricarica allo spirito, una spinta a non perdere mai la voglia di mostrare quello che siamo e di far sentire la nostra voce sempre, anche quando sembra che nessuno stia ascoltando! Questi giorni non sono finiti domenica, ma continueranno tra i banchi delle nostre aule per creare una scuola davvero a misura di studente!

3 giorni Adulti- Giovani

Carissimi, 

ci vogliamo provare ❗ 

Ci vogliamo provare:  a farci gli Auguri alle 00:15 del 1️⃣ Gennaio 202️⃣1️⃣

Ci vogliamo provare : a fare una 3 giorni  on line, che non sia mai che perdiamo il "vizio" di stare insieme  (anche così!)

"Fratelli Tutti, la trasformazione di Francesco" 

Iniziamo l'anno con l'invito ad un amore che non ha confini di tempo e di spazio 💞

questo è il link per  tutti gli appuntamenti indicati nel volantino  

📍https://meet.google.com/kbv-ahcj-vrf



Auguri di Natale

In questo anno così delicato per la storia del nostro Paese, avendo a cuore la sofferenza di molti e la paura di tanti, non vogliamo smettere di sognare e osare giorni colmi di bellezza!

Lo facciamo da viandanti e figli, consapevoli di essere raggiunti dal premuroso Amore di Dio e dalla sincera compagnia dei fratelli.

 

Buon Natale e Felice 2021

Estate in Casa Alpina

La Casa Alpina La Montanara di Brusson riapre le sue porte a bambini, ragazzi, giovani, adulti e famiglie. L'Azione Cattolica diocesana vuole proporre esperienze di vita buona, bella e vera; incontri con il Signore, i fratelli e le sorelle in una cornice che profuma di infinito; momenti di gioco, riflessione e preghiera, ma soprattutto di relazioni autentiche. 

Le iscrizioni si sono aperte martedì 8 giugno e attendiamo le vostre richieste augurandoci che possano essere numerose per poter condividere insieme l'estate 2021 in tutta sicurezza e con una distanza mitigata da affetti e sguardi di cura e comunione.

Per iscriverti clicca qui

Vacanze in Casa Alpina

 Casa Alpina La Montanara di Brusson riapre le sue porte a  ragazzi, giovani, adulti e famiglie anche durante l'inverno. L'Azione Cattolica diocesana vuole proporre esperienze di vita buona, bella e vera; incontri con il Signore, i fratelli e le sorelle in una cornice che profuma di infinito; momenti di gioco, riflessione e preghiera, ma soprattutto di relazioni autentiche. 

Le iscrizioni si sono aperte e attendiamo le vostre richieste augurandoci che possano essere numerose per poter condividere insieme le vacanze invernali e il nuovo anno in tutta sicurezza e con una distanza mitigata da affetti e sguardi di cura e comunione.

Per iscriverti clicca qui

Ciao,
In questi giorni di festa, non potendo essere al campo insieme, abbiamo pensato ad un modo per sentirci vicini.
Per ogni giorno abbiamo creato una bacheca, accessibile da mezzanotte del giorno stesso, in cui ognuno può lasciare un pensiero che potrà poi essere visto da tutti gli altri: possono essere ricordi, una delle nostre cose preferite e che vogliamo condividere (frasi, canzoni, immagini, un pensiero felice...),  un’azione consigliata per quel giorno,  qualcosa che pensiamo possa far vivere un momento di allegria e serenità.
Un abbraccio.

L'equipe giovani di AC

Festa dell'adesione

📌  Martedì 8 dicembre 10.30

Santa messa in diretta dalla cattedrale di Tortona celebrata da SE Mons Vittorio Viola
È possibile seguirla in streaming  al seguente link


Ritiro unitario di avvento

📌  Sabato 28 novembre 2020 16.45

Anche in quest'anno particolare  non vogliamo rinunciare a questo importante momento.

L'incontro è per Sabato 28 novembre alle ore 16.45 , dopo la meditazione guidata da don Claudio, ci sarà una pausa per la riflessione personale e un successivo momento di condivisione.
Termineremo con i Vespri, alle ore 18.45, come abbiamo fatto negli ultimi sabati.

L'incontro avverrà sulla piattaforma Google Meet al seguente link  


La storia di Ruth

Siamo estremamente felici di presentarvi una storia NUOVA! 🌟

E dove sta la novità?

👧🏾🧑GLI INCONTRI?

Capirai, siamo abituati ormai...

💻📱ZOOM?

Uh, avanguardia pura!

📖🕯Ma la novità sta nella PAROLA, sempre la stessa e sempre nuova! Perché sempre nuovi siamo noi e quando la Parola ci incontra, non ci trova mai come eravamo ieri!

🟥🟧🟨

Un piccolo percorso di lettura della Parola, meditazione e chiacchierata dentro alla storia di una ragazza coraggiosa di nome Ruth, aperto a tutti dai 15 ai 30 anni, per chi vuole ritagliarsi un'oretta più che davanti al computer... davanti al Signore ♥️

🟨🟧🟥

Tutti i martedì alle 21.00 (anche quelli in cui non è previsto l'incontro biblico) chi vorrà dedicarsi dieci minuti di preghiera potrà recitare con noi la Compieta 🌠


P.s.: nel frattempo proseguono gli incontri di Scuola della Parola a cura della Pastorale Giovanile, in fondo alla locandina i prossimi appuntamenti 🌟

Note tecniche

Utilizzeremo zoom, NON necessita di alcun account, da pc potete accedere direttamente dal link seguente, da mobile dovete semplicemente scaricare l'app "ZOOM Cloud Meetings"

clicca qui per accedere 

Meeting ID: 766 4171 8528
password: ac2020

Scarica l'app android o ios

Ci abbiamo provato e ci abbiamo creduto ...

Carissimi,

 con dispiacere dobbiamo informarvi che, nonostante gli sforzi profusi dalla presidenza, dal consiglio e dalle equipe diocesane, siamo costretti ad annullare le iniziative previste per il mese di agosto presso la "nostra" Casa Alpina.

 Ci abbiamo provato e ci abbiamo creduto: purtroppo, negli ultimi giorni,  sono insorti ulteriori vincoli logistico-organizzativi, indipendenti dalla disponibilità e dalla responsabilità dei volontari addetti al servizio educativo e alla gestione, che nella seduta di martedì 28 luglio hanno portato il Consiglio diocesano, in accordo con i sacerdoti assistenti e i responsabili di tutti i settori, a prendere la decisione di rimandare l'apertura della Casa ai mesi invernali e in particolare al periodo natalizio.

 In questi mesi l'associazione, attraverso l'attività delle varie componenti,  si è impegnata a mantenere il più possibile le relazioni tra i soci, a promuovere momenti di incontro, a fornire suggerimenti di attività. Avremmo voluto anche concludere con il nostro ritrovarci per i consueti campi, ma questo è il tempo che ci è dato da vivere e in questo tempo dobbiamo fare discernimento per comprendere, al di là dei nostri desideri, quali sia il bene per ciascuno.

A quanti avevano provveduto a versare l'acconto, la segreteria attuerà rimborso entro pochi giorni. 

Ciascuna equipe ha già previsto proposte alternative al soggiorno in Casa Alpina, perché non si perda ciò che è veramente importante: l'essere una comunità che prega, riflette e vive insieme.


Estate in Casa Alpina: si riparte!

Con grande gioia vi annunciamo che la Casa Alpina potrà ospitare almeno le iniziative "classiche" di Agosto, ovviamente nel rispetto di tutti i protocolli previsti in questa fase ancora di emergenza.

Per motivi organizzativi le iscrizioni termineranno venerdì 31 luglio

In ordine cronologico, queste sono le proposte:


a questo link le iscrizioni



a questo link le iscrizioni


a questo link le iscrizioni


Ai link trovate maggiori informazioni e i numeri di cellulare dei referenti

Rieducarci alla socialità... Non social!

Ci vediamo venerdì 5 giugno alle 21 per parlare, insieme al dott. Zanardi, della nuova #fase2 per "Rieducarci alla socialità... non social!"

Piattaforma: Google Meet

Link della chiamata: https://meet.google.com/ouh-vaet-mmg

Facoltà di scelta, o meglio... Scegliere una facoltà! Il Msac ti aiuta!

Un nuovo progetto di orientamento universitario 😍😍

Dal 16 maggio iniziano gli incontri! 🗒️

Saranno suddivisi in chiamate, una per facoltà.

Ad ogni incontro sarà presente almeno uno studente universitario a cui potremo porre qualsiasi nostra domanda!

Piattaforma: Google Meet

Ps: non è obbligatorio partecipare a tutte le chiamate proposte, ognuno di noi può fare quelle che più desidera 😉

Ecco il link per accedere al gruppo con le informazioni: https://chat.whatsapp.com/IyTat4EWn1i72kSSmVSWXq

Adulti on line

Sabato 9 maggio si è svolto il primo incontro dedicato agli adulti per riflettere su come essere pienamente Christefideles Laici in questo tempo!  Gli ottimi contributi alla riflessione sono stati offerti da Don Claudio Baldi e Paolo Paoletti, ma l'aspetto veramente emozionante èstato potersi "guardare" in faccia e stringersi in un abbraccio, seppur virtuale, in più di cinquanta adulti di tutte le età(!). Adulti che non si fermano e con coraggio discernono sulla vita in ogni tempo, in questo tempo.

I prossimi incontri saranno sabato 16 maggio, per continuare con don Claudio la riflessione sull'Apostolicam Actuositem, e sabato 30 maggio con la Prof.ssa Antonia Chiara Scardicchio, il nostro consueto "convegno adulti", per addentrarci nelle problematiche ( sociali, psicologiche, ecclesiali) che  stiamo vivendo.

per gli approfondimenti e link visita la pagina adulti

"Ribelli per amore"  

Che il 25 aprile 1945 sia per il nostro Paese un evento di enorme portata – e, quindi, complesso nella sua valutazione – lo dimostra anche il fatto che, a distanza di 75 anni, non riusciamo ancora a svilupparne una memoria condivisa. Eppure alcune evidenze dovrebbero imporsi. Non dovrebbe essere opinione di qualcuno affermare che il 25 aprile segna la fine di una guerra ingiusta e il ritorno dell’Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent’anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Dovrebbe essere chiaro a tutti che quella primavera del 1945 è arrivata perché nel lungo inverno della guerra molti italiani hanno creduto – pagando questa convinzione anche con la vita – che il riscatto della nazione avrebbe potuto realizzarsi solo in una forte opposizione, anzitutto morale, contro il nazi-fascismo. Intendiamoci: non ci serve una vuota retorica di parte – di qualunque parte – che idealizzi un’esperienza senza voler vedere il limite che c’è in tutte le cose degli uomini, capaci sempre di mescolare ideali alti e bassi istinti, come accade in ciascuno di noi. Ci serve, piuttosto, non permettere che questo tempo venga derubato della “festa” della Liberazione. Guardando le fotografie delle nostre città in quel giorno di primavera, si comprende molto della forza di questa festa. Certamente non cancella le ferite di una guerra che ha spaccato il paese, che ha fatto martiri alle Fosse Ardeatine, a Marzabotto, a Sant’Anna di Stazzema e in tanti altri luoghi, che ha chiesto il sacrificio di uomini e donne, di giovani e anziani, di militari e studenti, di ogni ceto sociale, di diversa formazione culturale, religiosa e politica. Quel far festa per la Liberazione ha, tuttavia, la forza di dare a tutto questo dolore un senso profondo, un valore autentico, che non possiamo permetterci di disperdere. Per questo è importante fare festa per quella rivolta morale che ha conquistato per noi la libertà. Tanto più in questo tempo nel quale viviamo un evidente paradosso. Da una parte abbiamo molte possibilità di esprimere la nostra libertà: penso, ad esempio, alle Istituzioni democratiche, alle diverse forme di partecipazione, alla facilità di accesso all’informazione. Dall’altra sono sempre più inquietanti i segni di una effettiva limitazione della libertà: penso, ad esempio, al moltiplicarsi dei fenomeni di massificazione sociale, di omologazione culturale, di induzione dei bisogni, di annebbiamento delle coscienze. Di fronte a queste privazioni di libertà siamo chiamati ad una nuova resistenza. Per non rischiare di perdere la libertà vanificando il sacrificio di quanti hanno lottato per ottenerla, non basta ricordare da che cosa siamo stati liberati: dobbiamo sapere per che cosa, per quale fine, siamo stati liberati. La Resistenza ci ha liberati dal nazi-fascismo, la Carta costituzionale ci ricorda che siamo liberi per costruire una nazione fondata su quei principi che essa custodisce. A sentire certi discorsi sia nei bar delle nostre città (o, se preferite, nei nostri social), sia nelle aule delle nostre Istituzioni – e penso che dobbiamo preoccuparci quando il secondo livello sembra appiattirsi sul primo – viene il dubbio che il Paese descritto dalla Costituzione non sia davvero il sogno condiviso da tutti quelli che lo abitano. La libertà conquistata non può essere intesa passivamente o assolutizzata in se stessa: deve essere finalizzata al bene comune. E qui la questione riguarda la visione che abbiamo dell’uomo e le sue relazioni fondamentali: quella con gli altri, con il creato e con Dio. Da credente so che nella Pasqua sono stato liberato dalla dittatura più spietata di sempre: quella del peccato e della morte. So che la libertà ha come fine la carità, l’amore: il bene dell’altro non è un limite alla mia libertà, ma il suo fine ultimo che mi garantisce un modo più alto e più perfetto di esercitarla. So che la vera libertà sta nel vivere l’amore che ci ha liberati. Il 25 aprile chiede a ciascuno di continuare la festa iniziata 75 anni fa nell’impegno politico, sociale e culturale. Per questo siamo stati liberati. 

+Vittorio Francesco Viola Vescovo di Tortona 

Nominata la presidente diocesana

Carissimi amici, "magno cum gaudio" Mons. Vittorio Viola ha notificato la nomina del nostro nuovo Presidente Diocesano nella persona di GIULIA SILLA. Ringraziamo Giulia della sua disponibilità in questa particolare forma di servizio ecclesiale e associativo; assicuriamo la nostra preghiera e la nostra più sincera collaborazione. Coraggio, nella gioia del Signore Risorto andiamo avanti, scrivendo pagine sempre nuove e belle per la nostra chiesa locale e la nostra bella Azione Cattolica. L'intercessione di Maria Immacolata, di San Marziano, e dei santi e beati dell' A.C. ci benedicano e ci accompagnino. Contestualmente don Luca Ghiacci è stato confermato assistente diocesano MSAC. A lui congratulazioni per un rinnovato servizio in AC.


"Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non è tolta ma trasformata"

Carissimi, stamattina la nostra sorella Ada, mamma di Don Claudio, si è addormentata nella pace di Cristo. Grati a Dio per il dono della sua vita e per tutto il bene fatto, accompagniamo Ada con la nostra preghiera perché riceva il premio della Vita che non muore e Don Claudio perché il Signore gli dia consolazione

Ad Deum

"Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa".

L'Azione Cattolica Diocesana, riconoscente per il ministero del carissimo don Enrico Bernuzzi, immersa con la Chiesa intera nella luce della Risurrezione, lo affida al Signore Risorto, perché ora possa intonare il cantico  nuovo dell' Alleluia celeste. Edificati dal suo servizio alla nostra Chiesa locale, ne ricordiamo la generosità pastorale verso giovani nell'oratorio, nella catechesi, nella pastorale vocazionale e nei campi estivi a Brusson. Il buon Pastore Risorto, che ha dato la vita per le sue pecore, accolga questo suo servo buono e fedele ai pascoli eterni del cielo. Ad Deum!

Primo maggio, festa dei lavoratori

“Il Primo Maggio è anche una festa della nostra democrazia. La Costituzione pone il lavoro a fondamento della Repubblica. Orgogliosi della nostra Carta costituzionale, la assumiamo come una costante sollecitazione a superare gli ostacoli che si frappongono a una piena affermazione del diritto al lavoro, a un buon lavoro.

Questa è la connessione che ci rende partecipi del bene comune. Senza l’integrazione fra diritti e doveri possono diffondersi egoismi, diffidenza, sfiducia, emarginazione. Desidero manifestare, in questa giornata, la mia solidarietà e il mio sostegno a tutti coloro che sono alla ricerca di un lavoro, a quanti un lavoro vogliono intraprendere, a coloro che soffrono per averlo perduto, a chi ha occupazioni precarie, o parziali, e non per propria volontà. Soprattutto intendo esprimere vicinanza e incoraggiamento ai giovani: non possiamo fare a meno del loro lavoro, della loro passione, della loro intelligenza, della loro maggiore sintonia con le straordinarie trasformazioni che segnano il nostro tempo”

Sergio Mattarella

Le ultime news sulla maturità

MATURANDI, A RAPPORTO! ⚠

Ecco le ultime notizie sulla maturità di quest'anno 😍

Per ulteriori info o chiarimenti ci sentiamo in direct  sulla nostra pagina instagram @msac_tortona 🛩 

 La Pasqua ci dice che Dio può volgere tutto in bene 

Viviamo un momento difficile, di sofferenza per molti; ma la Pasqua ci porta un messaggio di speranza: Papa Francesco ci ricorda che «È l’amore di Dio che a Pasqua … ha fatto della morte un passaggio di vita, che ha cambiato la nostra paura in fiducia, la nostra angoscia in speranza. La Pasqua ci dice che Dio può volgere tutto in bene.»

«In questi giorni, tutti in quarantena e a casa, chiusi, prendiamo queste due cose in mano: il Crocifisso, guardiamolo; e apriamo il Vangelo. Questa sarà per noi – diciamo così – come una grande liturgia domestica, perché non possiamo andare in chiesa, in questi giorni. Crocifisso e Vangelo.» (udienza 8 aprile).

Prendendo spunto da queste parole, la Presidenza diocesana augura a tutti i soci e amici dell’Azione Cattolica di Tortona una serena e Santa Pasqua.

Proprio in questo momento, di fronte al Cristo della Croce, siamo chiamati a scegliere. E’ tempo di conversione, di adesione al modello evangelico.

Invitiamo tutti, per quanto possibile e consentito dalle circostanze, ad aiutare i parroci, la caritas, i gruppi di volontariato, mettendoci a disposizione per un aiuto concreto: una telefonata alle persone sole, la spesa e i medicinali per chi non può uscire di casa, una raccolta di fondi o buoni spesa da mettere a disposizione dei parroci o degli uffici caritas  per sostenere chi è in difficoltà. 

Piccole cose, ma un segno concreto di attenzione a chi è nel bisogno: è forse questa la sfida della Pasqua 2020.

Santa Pasqua 2020

"Dalla Pasqua vogliamo riscoprire due atteggiamenti fondamentali che sono lo STUPORE e la GIOIA".

Insieme alle parole di Don Mario Diana (assistente nazionale Msac) auguriamo a tutti una buona Pasqua.

11 aprile 2020, Sabato Santo

“Ma che splendore che sei nella tua fragilità, ti ricordo che non siamo soli a combattere questa realtà.”

Marco Mengoni

10 aprile 2020, Venerdì Santo

"Un'ora grande, di misericordia, in cui Gesù scendendo nelle tenebre, scende così anche in ogni nostro dolore".

Insieme alle parole di Don Luca Ghiacci (assistente diocesano Settore Giovani e Msac) fermiamoci in riflessione il Venerdì Santo

9 aprile 2020, Giovedì Santo

Nella memoria dell’ultima cena, noi spezzeremo di nuovo il Tuo pane ed ogni volta il Tuo corpo donato sarà la nostra speranza di vita.

Covid 19 e Bene Comune

In questo periodo è imperativo affrontare l’emergenza sanitaria con tutto l’impegno e l’attenzione necessaria; ma non dobbiamo rinunciare a guardare avanti, al domani della “fase 2” e oltre.

Marco Girardo, dalle pagine di Avvenire, avverte che «dalle sfere d’influenza geopolitica alle abitudini di consumo, … terminata anche la “fase due” nulla sarà come prima.»

Sempre su Avvenire Mauro Magatti, sociologo ed economista docente alla Cattolica, ha osservato che dopo l’epidemia di COVID 19 «La globalizzazione nella forma che abbiamo conosciuto alla fine del XX secolo è superata … Quello che ci aspetta è invece il rafforzamento di aree politico-economico-culturali relativamente integrate e chiuse, la cui prosperità dipenderà prima di tutto dai mercati interni. E dal modello di sviluppo che sapranno mettere in campo».

 Quindi si prospetta il passaggio da un’economia completamente globalizzata (che, pur coi suoi difetti, è un valido deterrente contro conflitti armati di portata mondiale) ad una incardinata su aree geopolitiche relativamente chiuse, con un sistema di interdipendenze internazionali da ridefinire per evitare il rischio di una guerra globale.

 

Se «il mondo che si va configurando vede crescere il peso delle grandi aree geopolitiche … in cui nessun Paese europeo ha la stazza per potercela fare da solo», l’illusione dei paesi del Nord-Europa economicamente forti di riuscire a superare la crisi da soli, senza doversi impegnare nell’aiuto dei paesi più deboli, è senza sbocco. Del resto, i più attenti hanno già segnalato che la pur potente economia tedesca ha bisogno, per non incepparsi, delle forniture provenienti da Italia e Spagna: segno evidente di una integrazione economico-produttiva europea di fatto già esistente, di cui la politica deve prendere atto.

L’Europa è di fronte a un bivio: o impegnarsi tutti - forti e deboli - per affrontare insieme la crisi, anche con strumenti straordinari e innovativi di politica economica, nella convinzione che il bene comune è vantaggioso per tutti, oppure «disgregarsi in preda agli egoismi interni. Nell’illusione, sempre risorgente nella storia, che i forti possono salvarsi a danno dei deboli.»

 

In questo scenario internazionale, avverte sempre Girardo, per l’Italia i rischi sono enormi: da quello di essere sempre più poveri, distanziati dagli altri paesi europei meglio attrezzati e più previdenti nelle scelte di politica economica a medio e lungo termine; al crescere delle disuguaglianze (e delle tensioni sociali) tra Nord e Sud, tra le grandi aree urbane e i distretti industriali inseriti nel circuito economico internazionale e i territori periferici, la cui fragilità economica favorisce l’affermarsi della delinquenza organizzata; all’allargarsi della forbice digitale tra ci è in grado di padroneggiare le nuove tecnologie e chi no: non solo anziani, ma anche milioni di micro-imprese artigiane capaci di produrre manufatti d’eccellenza ma prive delle abilità necessarie a destreggiarsi nella nuova burocrazia digitale. (Senza dimenticare che, in barba a leggi e regolamenti attuativi, non sono poche le aree del paese dove la copertura digitale è frammentaria e insufficiente).

 

Sono anni che il sistema economico italiano è in sofferenza. Certamente ci frena e impoverisce l’enorme evasione fiscale (stimata in circa 100 miliardi di €uro, cioè l’equivalente di 3 o 4 manovre economiche) e un altrettanto colossale debito pubblico (oltre 2.400 miliardi di €uro); ma anche un assurdo eccesso di produzione legislativa e regolatoria (spesso poco chiara e soggetta a più interpretazioni), con leggi nuove mal raccordate alle precedenti o mancanti dei regolamenti d’attuazione, il che porta necessariamente all’inefficienza della pubblica amministrazione, che deve destreggiarsi nel dare attuazione a norme confuse e talvolta contraddittorie (qualunque funzionario pubblico, dovendo adottare un atto con potenziali conseguenze penali o amministrative, perde ore a verificare leggi, regolamenti o delibere della Corte dei Conti che ne giustifichino le scelte).

 

Di fronte a tutto questo, la pochezza della nostra classe politica è disarmante. Proprio quando, dovendo finanziare il disavanzo di bilancio sul mercato, l’Italia dovrebbe dimostrarsi seriamente impegnata in scelte indirizzate alla risoluzione dei suoi problemi in modo da ottenere condizioni favorevoli, il confronto politico resta incentrato su temi che certo sono essenziali per la conquista di alcuni punti o decimi di punto nei sondaggi elettorali, ma del tutto marginali rispetto ai problemi del Paese e deleteri per la sua credibilità internazionale.

Anche il dibattito sul Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità), peraltro in vigore dal 2012, sembra più un confronto tra tifoserie da stadio – ognuno fedele alla propria bandiera – che una valutazione obiettiva di vantaggi, svantaggi e reale applicabilità dello strumento alla presente situazione.

 

Milioni di famiglie aspettano la ripresa delle attività lavorative, che le misure di supporto economiche varate dal governo, sufficienti o meno che siano giudicate, non possono essere sostenute a lungo da un bilancio statale soffocato dai debiti.

Conviene di più contrarre nuovi debiti (da far pagare ai nostri figli e nipoti) o utilizzare gli strumenti attualmente disponibili battagliando per migliorarli?

 

Certo, ci vuole capacità politica. Ma soprattutto, mai come adesso serve una rinnovata attenzione al Bene Comune. Un’attenzione che ci chiama in causa tutti, e in prima linea i fedeli laici: perché, osserva il Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana Matteo Truffelli nel suo ultimo libro, «La politica non può essere considerata estranea alla missione del Popolo di Dio nel mondo.»

Proprio perché cristiani «interpellati dal nostro tempo, siamo chiamati a leggere in maniera condivisa la realtà per coglierne i connotati fondamentali, individuare le urgenze e le sfide principali che essa pone e discernere, insieme, come contribuire a indirizzarne gli sviluppi. Un compito che non può essere semplicemente delegato a qualcuno, a 'un’autorità superiore', religiosa, intellettuale o politica che sia, perché è responsabilità di tutti i credenti, di ognuno e di tutti insieme.»

E come cittadini, parte integrante di questo mondo, «non possiamo sottrarci al dovere di un serio discernimento comunitario, da esercitare rispetto alle principali questioni che il nostro tempo ci pone dinnanzi. Sapendo esprimere valutazioni equilibrate e coerenti e tentando, soprattutto, di indicare soluzioni possibili e strade attraverso cui realizzarle.»

 

Come comunità cristiana, quale espressione di attenzione caritatevole verso il prossimo e nella fedeltà al magistero conciliare e di Papa Francesco, abbiamo anche un’altra responsabilità: quella «di educare la comunità alla fatica del discernimento: discutere senza lacerarsi, giudicare senza semplificare, scegliere senza assolutizzare.»

E come Azione Cattolica, quale impegno associativo fondamentale, abbiamo la responsabilità «di formare ciascun credente, a ogni età e in ogni condizione, al valore e al significato del Bene Comune, alle sue implicazioni, al coinvolgimento che esso comporta», senza lasciare nessuno indietro.

Paolo P.

 

Per approfondire:

Marco Girardo, Il riavvio delle attività. Primo: meno disuguaglianze, Avvenire venerdì 17 aprile 2020

Mauro Magatti, Prima e ingiusta globalizzazione finita. Coronavirus, Europa e mondo al bivio vitale, Avvenire domenica 29 marzo 2020

Matteo Truffelli, Una nuova frontiera. Sentieri per una Chiesa in uscita, Roma, Ave 2020


#iorestoacasa

In questi giorni di quarantena il Msac ha pensato ad una nuova rubrica sulla nostra pagina Instagram @msac_tortona.

Ogni giorno viene postata una foto con l’ hashtag “iorestoacasa” e con una frase particolare.

Lo scopo dell’iniziativa è sollecitare le persone a restare a casa durante questo delicato periodo e dare qualche spunto su come passare il tempo a nostra disposizione, magari leggendo un libro, dipingendo, suonando un po’ di musica, o anche prendendoci qualche minuto per riflettere su vari temi.

Lettera ai soci, 13 marzo 2020

Carissime e carissimi,

abbiamo appena fatto in tempo a celebrare la nostra Assemblea Diocesana lo scorso 23 febbraio, assemblea partecipata,viva che ci ha fatto assaporare la bellezza di essere Chiesa, e il mondo intorno a noi è improvvisamente cambiato.

Ci scambiamo messaggi che testimoniano come ci manca l'incontrarci nelle nostre chiese, nei nostri oratori... anche nelle nostre "riunioni" che magari, quando possiamo farle, un po' ci pesano.

Purtroppo questo è un tempo che non avevamo programmato, impensato e impensabile .

In questo tempo viviamo la nostra quotidianità con la nostalgia dell'incontro, ma come ci ricorda la Presidenza Nazionale , dobbiamo attenerci scrupolosamente alle indicazioni già contenute nel DPCM del 4 marzo u.s. e intensificate dal DPCM del 8 marzo u.s.

Il nostro Vescovo ci scrive :" Invito tutti a sentirsi partecipi della celebrazione di ogni giorno, soprattutto in questo tempo di Quaresima, nutrendoci della Parola che la liturgia propone, in atteggiamento penitenziale, facendo opere di carità e di misericordia, e riscoprendo la pratica della comunione spirituale... Di questa limitazione, certo, non ne sentivamo il bisogno, ma, forse, l’impossibilità della partecipazione comunitaria alla Santa Messa potrebbe servire a ridestarci dal torpore di una certa abitudine alla celebrazione, per riscoprire con rinnovato stupore la grandezza del dono del Corpo di Cristo, Pane spezzato per noi."

La sospensione di tutte le celebrazioni religiose da domenica 8 marzo su tutto il territorio diocesano, è ulteriore motivo di sofferenza. Il nostro Vescovo , quotidianamente, ci dà la possibilità di seguire la celebrazione on line attreverso i canali di informazione diocesana.

Ma se questo è il tempo che ci è dato da vivere, è questo il tempo in cui il nostro essere Chiesa, il nostro essere di A.C. si realizza. Mettiamo a frutto questo tempo per tessere legami spirituali attraverso la preghiera, lo studio... ma anche una telefonata!

Stiamo uniti nella preghiera per tutti i malati, per quelli chi ci hanno lasciato e per tutti gli operatori sanitari impegnati in questa lotta .

Avremo il tempo e troveremo il modo per concludere il nostro iter associativo. Il nuovo consiglio diocesano non ha ancora potuto riunirsi, ma non mancano i contatti e i confronti con gli strumenti telematici.

Salutiamoci con un abbraccio virtuale e con le parole che ripete il nostro Vescovo: il 12 aprile è Pasqua!

Tortona, 13 marzo 2020

La Presidenza Diocesana uscente

Online

Gli studiosi della Scuola di Palo Alto (California) negli anni ’60 elaborarono gli assiomi della comunicazione che vennero utilizzati anche dall’Azione Cattolica per innovare la propria metodologia e dar vita, tra l’altro, al metodo esperienziale dell’ACR. 

Recita testualmente il primo assioma: È impossibile non comunicare. In qualsiasi tipo di interazione tra persone, anche il semplice guardarsi negli occhi, si sta comunicando sempre qualche cosa all'altro soggetto.’ 

In questi giorni di forzato isolamento stiamo sperimentando tutti la fatica di mantenere viva la comunicazione perché nessuno resti isolato o si senta abbandonato. Lo facciamo attraverso i social media, le video chiamate, il telefono; lo stanno facendo la scuola, il mondo del lavoro, le associazioni e i movimenti. Tutti uniti a custodire e ad alimentare il bene prezioso della relazione che è dono di Dio e responsabilità degli umani. 

Abbiamo deciso così, in fretta ma non ‘di corsa’, di attivare un sito on line dell’Azione Cattolica di Tortona perché, anche attraverso questo semplice strumento, ognuno semplicemente possa ritrovare una piazza, per ora virtuale, dove ritrovarsi con amici di sempre e nuovi e condividere insieme questo tempo che resta dono di Dio da far fruttare. 

XVII Assemblea diocesana elettiva: "Ho un popolo numeroso in questa città"

"Ho un popolo numeroso in questa città"

Domenica 23 febbraio nel salone del Seminario Vescovile di Tortona si è svolta l'assemblea diocesana dell'Azione Cattolica per l'approvazione delle linee programmatiche del prossimo triennio e  il rinnovo delle responsabilità associative. 

In apertura S.E. Mons Vittorio Viola ci ha esortati a "essere là dove l'uomo vive", a rispondere alla vocazione propria dell'A.C. a essere missionaria, "sale e luce" nella vita di ciascuno. Il nostro Vescovo ci ha esortati ad essere una presenza di pace, di dialogo costruttivo nel mondo e nella chiesa consapevoli che questo non è frutto di strategie o pianificazioni, ma dell'adesione incondizionata alla Parola, alla "misura" dell'amore totale di Cristo.

Il prof. PierPaolo Triani, che doveva essere presente come delegato nazionale all'assemblea, dati i blocchi precauzionali della zona piacentina, ci ha raggiunti con un collegamento telefonico nel quale ha sottolineato come il documento assembleare in discussione  risponda compiutamente sia alle indicazioni nazionali sia ai bisogni rilevabili nella nostra diocesi. Alle indicazioni del prof. Triani si sono aggiunti i saluti del delegato regionale Paolo Ferrando, a testimoniare come l'A.C. sia una grande famiglia che abbraccia l'Italia intera costruendo un tessuto ecclesiale e civile per il bene comune.

Centrale e non priva di commozione è stata la relazione del Presidente uscente Raffaele Bonaventura al quale l'assemblea ha rivolto un sentito grazie per il servizio svolto in questi 6 anni trascorsi.

Il Presidente si è rivolto all'assemblea ringraziando tutti i presenti per il servizio svolto a livello sia parrocchiale sia diocesano; un grazie particolare ai Vescovi Martino e Vittorio e agli assistenti don Claudio e don Luca che lo hanno accompagnato e sostenuto e un ricordo grato alla presenza del compianto don Romeo Gardella.

A questo punto, alla presenza di un assemblea numerosa e partecipe  (oltre ai delegati al voto delle singole parrocchie, erano presenti molti adulti e giovani al di là dei ruoli istituzionali) è stato presentato il Documento Assembleare  che ha raccolto i frutti di un percorso compiuto a livello diocesano (consiglio ed equipe) e a livello territoriale (assemblee parrocchiali e interparrocchiali) attraverso il quale la nostra associazione ha provato a svolgere un esercizio di discernimento comunitario per verificare il cammino svolto nel triennio passato e guardare con slancio e passione ai prossimi tre anni. Abbiamo raccolto l’invito contenuto nella traccia proposta dal centro nazionale profondamente convinti che “il percorso di preparazione è espressione di Chiesa e momento forte dal punto di vista formativo e spirituale; occasione di autentica vita associativa ed espressione di democraticità nel rinnovo delle responsabilità."

Dopo alcuni interventi a commento del documento e di proposta di emendamento, che testimoniano una vivacità associativa scevra di polemiche e rivolta alla costruzione di un cammino comune, l'assemblea ha eletto il nuovo consiglio diocesano per il triennio 2020-2023.

Un augurio di buon lavoro ai nuovi consiglieri eletti che nelle prossime settimane avranno il compito di indicare la terna di nomi da sottoporre al Vescovo per la nomina del Presidente diocesano e successivamente per l'elezione dell'intera Presidenza diocesana.

 

Consiglieri eletti in ordine di preferenze ricevute

Presidenti

Ferrari Elena

Zani Paolo

Ghia Rovatti Matteo

Bagnasco Cristina

Carrabba Sara

Adulti

Paoletti Paolo

Chiandotto Andrea

Limoncini Paolo

Montagna Paola

Pelletta Mariangela

Giovani

Limoncini Matteo

Martinelli Chiara

Paoletti Irene

Spinetta Filippo

Corlade Nicolae

Responsabili ACR

Silla Giulia

Ponte piero

Garbagna Paola

Pastore Simone

Pirulli Cristina

Il documento assembleare approvato il 23 febbraio 2020

Il documento sottoposto all'assemblea domenica 23 febbraio u.s , è il frutto di un ricco confronto nel quale ascolto, preghiera e dialogo sono stati gli indicatori fondamentali del percorso e ci hanno permesso di interrogare con franchezza noi stessi e le nostre realtà per delineare scelte che abbiano la forza di guardare lontano. Vogliamo raccogliere con forza ed entusiasmo l’invito di Papa Francesco a “continuare ad essere un popolo di discepoli-missionari che vivono e testimoniano la gioia di sapere che il Signore ci ama di un amore infinito, e che insieme a Lui amano profondamente la storia in cui abitiamo” e quello del nostro Vescovo Vittorio che ci ha ricordato che “la corresponsabilità è di più che fare ciascuno la propria parte, è sentirsi parte di una comunità, è agire avendo sempre a cuore la crescita dell’insieme, pensando non solo a sé, al proprio compito o ruolo, ma pensandosi per e con gli altri”...

 

Le scelte che sono state proposte come linee guida per il prossimo triennio, hanno posto le radici in quattro presupposti di fondo :

- "Scrutati dalla Scrittura": ci siamo lasciati guidare dalla meditazione sulle lettere alle sette chiese dettate da Gesù Risorto a Giovanni, nelle quali abbiamo ritrovato elementi comuni alla nostra quotidianità: la paura di essere pochi, come a Smirne, e di sentirsi insignificanti; il pericolo dell’attivismo del fare, come a Sardi, che nasconde il vuoto di una vivacità che non esprime vitalità; l’automatica ripetizione dell’identico, come ad Efeso, che spegne ogni passione e smarrisce ‘il primato dell’amore’; la pratica della mondanità, come a Laodicea, che narcotizza e neutralizza ogni spinta profetica;

-"A 50 anni dallo Statuto e dalla nascita dell'A.C.R.": per ribadire la centralità e il vero significato della scelta religiosa e la centralità dell'A.C.R  per il prossimo triennio;

- "Tutto ciò che è umano ci riguarda": siamo chiamati a vivere il tempo della prossimità come antidoto alla “globalizzazione dell’indifferenza” perché ci accorgiamo sempre più che c'è un crescente bisogno di fraternità che ci chiede di curare le relazioni nella semplicità dell'amicizia, di tessere legami di vita buona;   

- "Per un'AC sinodale e a misura di tutti": ci impegniamo a costruire reti e relazioni, che siano ricchezza per ciascuno al servizio della comunità, individuando assieme ad altri le “cose da fare” e sforzandoci di mantenere “un passo comune”.

 

Le scelte concrete, frutto di discernimento comunitario, riguardano :

- la cura dei  luoghi della condivisione e progettazione associativa

- la cura della formazione , identità profonda dell'AC, impegnandoci a dare priorità ai cammini personali e di gruppo

- la partecipazione attiva ai processi di cambiamento in atto nella nostra diocesi secondo le indicazioni del nostro Vescovo

- la cura delle diverse età della vita attenzione prioritaria al percorso ACR , per avviare una riflessione condivisa sugli itinerari di iniziazione cristiana , e ai giovani-  adulti

- la cura dei diversi ambiti di vita , "essere là dove le persone vivono",  continuando l'attenzione al mondo della scuola e implementando l'attenzione agli ambiti lavorativi

- la formazione e lo sviluppo della coscienza civica, soprattutto nelle giovani generazioni a partire dai ragazzi dell’ACR

- l'educazione corretta all'uso dei social media per ampliare la possibilità di comunicazione e educare al loro buon utilizzo (AC community)

 In allegato il documento integrale

Che tempo!

Proviamo a raccontare e raccontarci, mettendoci in ascolto di storie e speranze, paure e salite, imprevisti che dicono la fede con le parole della vita . Leggi i contributi sulla pagina del settore adulti